Ostacoli, sfide e minacce rappresentano gli stimoli necessari al miglioramento continuo: se non ci fossero mancherebbero le leve promotrici della crescita e del cambiamento. Ma molto spesso questi si rivelano elementi insormontabili (o almeno così vengono percepiti), tali da lasciare spazio a sentimenti di abbattimento e rassegnazione che in breve tempo si diffondono a macchia d’olio per l’organizzazione, rallentandone o addirittura invertendone lo sviluppo.
Dalla ricerca scientifica fa capolino però una possibile soluzione al problema, la TOC (Theory of Constraints). Mutuata da studi di matrice fisica e ingegneristica, molto attenti all’ottimizzazione di processi e risorse, questo modello si pone lo scopo di gestire con proattività e consapevolezza i vincoli che inibiscono l’espressione delle potenzialità della propria organizzazione e rendono difficoltoso il raggiungimento degli obbiettivi prefissati, attraverso un approccio logico e di ricerca della relazione causa-effetto. Grazie alla sua trasversalità e applicabilità la TOC ha riscosso ormai successo in tutto il mondo, essendo in grado di declinarsi all’interno di qualunque realtà organizzativa, indipendentemente dal settore o dalla dimensione, e fornendo al contempo uno sguardo nuovo, creativo e sistemico per trasformare i vincoli in opportunità di sviluppo e crescita.