Alla leadership è sicuramente uno degli ingredienti più importanti nel determinare il successo o meno di una qualsiasi realtà aziendale. Nel nostro approccio formativo abbiamo sempre favorito l’adozione di una leadership 4.0, in cui fosse presente una diffusione di responsabilità trasversale all’organizzazione stessa, affinché tutti potessero rendersi partecipi del processo di miglioramento dell’organizzazione. In questo nuovo percorso, la lunga esperienza nello sviluppo di questa competenza chiave si arricchisce invece dei sempre più vasti risultati che le neuroscienze offrono riguardo ai modelli e alle strategie di sviluppo del capitale umano basati sull’analisi dei processi biochimici del cervello.
L’orizzonte del neuromanagement permette quindi di potenziare la skill della leadership andando a favorire un approccio gestionale basato su tecniche ad alto contenuto e valore scientifico, superando bias e schemi mentali desueti che molto spesso, e inconsciamente, si frappongono alla realizzazione e al mantenimento di un ambiente aziendale favorevole e positivo da parte del management.
Quello di cui il contesto organizzativo ha sempre più bisogno è la presenza al suo interno di figure gestionali e manageriali capaci di fungere da ruoli di supporto nel creare una struttura organizzativa vicina alle reali caratteristiche e aspettative delle Persone e che sia funzionale alla promozione, fra i dipendenti e i collaboratori, di un reale sentimento di engagement e attiva partecipazione alla vita aziendale.